Regolamento del Brevetto di riporto

Parametri e coefficienti di valutazione:
  • Riporto della selvaggina di penna = 0-10 x 2 = 0-20
  • Riporto della selvaggina di pelo = 0-10 x 2 = 0-20
  • Riporto della selvaggina dall'acqua = 0-10 x 3 = 0-30
  • Modo di consegnare = 0-10 x 1 = 0-10
  • Condizione della selvaggina = 0-10 x 1 = 0-10
  • totale = 0-90

Qualifiche in base ai punti:

  • da 90 a 72 = Eccellente
  • da 71 a 63 = Molto Buono
  • da 62 a 54 = Buono

Non vi sono limiti di età.
Non si concederà il brevetto se in ogni singolo esercizio non si raggiungerà una votazione pari almeno a sei punti.

La prova si svolge tramite tre esercizi:

  • 1) - riporto di selvaggina di penna dopo una pista (traccia) di circa 300 passi, con un angolo ottuso dopo almeno 150 passi;
  • 2) - riporto di selvaggina di pelo dopo una pista (traccia) di circa 400 passi, con due angoli ottusi, uno dopo almeno 100 passi e il secondo dopo almeno 250 passi;
  • 3) - riporto dall'acqua profonda; il selvatico (anitra) verrà abbattuto nell'acqua, quindi il conduttore farà entrare l'ausiliare per il recupero.
    La selvaggina deve essere abboccata in perfetto equilibrio e l'aggiustamento può avvenire all'atto del ritrovamento, prima di iniziare il riporto. La consegna del selvatico deve essere effettuata di fronte.
    Eventuali manchevolezze, anche se non citate nel presente regolamento, verranno punite con declassamento del punteggio.

Modalità di svolgimento del recupero della selvaggina di penna e di pelo sul terreno.

Si mettono a disposizione del giudice due animali, possibilmente uccisi da poco (fagiani od altri selvatici di penna, o conigli od altri selvatici di pelo). Il giudice ne legherà uno con una cordicella, mentre l'altro lo terrà in mano ed inizierà, nel punto ritenuto idoneo, a segnare la traccia, facendo attenzione che il vento spiri alle spalle (possibilmente), perché il cane deve seguire la traccia e non avventare.
La traccia sarà lunga 150 passi col fagiano e 400 con il coniglio e deve comprendere un angolo ottuso nella prima e due nella seconda.
Giunto al termine della traccia il giudice dovrà lasciar cadere il primo selvatico, poi dovrà percorrere un altro breve tragitto, lasciare l'altro selvatico e nascondersi. I selvatici non devono essere nascosti, dopo tali operazioni dovrà dare un segnale affinché il conduttore comandi al cane il recupero. Il giudice che ha eseguito la traccia dovrà osservare il comportamento del cane e riferirne poi eventualmente gli altri giudici.

Regole per giudicare il recupero dal campo.

Un cane che arrivi su uno dei due animali (non importa quale) e non raccolga per il riporto, verrà squalificato, come pure quel cane che dopo aver raccolto il selvatico, lo abbandoni, lo nasconda o peggio ancora cerchi di divorarlo. Se il cane ritorna dal conduttore senza il selvatico perché non trovato, può essere rilanciato ancora una volta; se tornasse avrà lanciato il cane per il recupero, dovrà rimanere fermo senza indirizzare, fischiare od aiutare il cane, pena il declassamento del punteggio. Da tener presente che il cane durante la preparazione dell'esercizio non dovrà essere presente, nè vedere le operazioni.
In questo esercizio i giudici dovranno valutare il percorso d'andata, soprattutto la volontà del cane di recuperare, il voler trovare a tutti i costi, cercare di trovare la traccia smarrita, non darsi mai per vinto, la gioia di riportare al conduttore un capo ormai quasi perso.
Il tempo impiegato non incide minimamente nel punteggio. Importante anche la presa del selvatico che deve essere corretta in modo che la consegna avvenga senza difficoltà.
Una volta abboccato il selvatico, ogni sosta o esitazione o ogni abbandono del selvatico potrà penalizzare il cane. Solo se il cane appoggia il selvatico senza lasciarlo per migliorare la presa e soprattutto con selvatici particolarmente pesanti, ciò non costituisce errore.
Se il cane trova l'animale, lo abbocca, lo porta per un tratto e poi lo abbandona, tornando dal conduttore, anche se poi, rilanciato od incitato, terminerà l'operazione, non potrà ottenere più di 3 punti.
Modalità per interpretare e giudicare il lavoro del cane nel Brevetto di lavoro in acqua e nel Brevetto di riporto.
Nel giudicare un cane nelle prove di allevamento, bisogna tener conto fin dal principio di due voci importantissime, cioè la prima quando il cane deve svolgere un certo lavoro, come recuperare, cercare, entrare in acqua, riportare, insomma doti indispensabili per un cane da caccia. La seconda invece e, dovrebbe nel senso che gli esercizi dovrebbero essere eseguiti il più correttamente possibile. Nella prima voce un cane che rifiutasse totalmente uno dei seguenti esercizi, riceverà nel giudizio insufficiente, cioè lo 0 e verrà squalificato. Nella seconda voce, invece, si dovrà giudicare secondo la prestazione ed il comportamento del cane per ogni singolo esercizio e dare un adeguato punteggio.
Punteggi:
  • 12 = Eccellente
  • 11 - 10 - 9 = Molto Buono
  • 8 - 7- 6 = Buono
  • 5 - 4 - 3 = Sufficiente
  • 2 - 1 = Incerto 0 = Insufficiente
Un giusto Molto Buono, corrisponde ad un 10, un giusto Buono ad un 7, così come sufficiente corrisponde a 4.
Questo come base, però bisogna tener conto delle difficoltà che il cane può incontrare, ossia climatiche (assenza di vento, pioggia, caldo eccessivo, selvaggina difficile, ecc.), oppure tecniche (terreni idonei, specchi d'acqua insufficienti, ecc.), sbagli del conduttore; per questo un diverso punteggio nella stessa qualifica. Se un cane farà un buon lavoro o metterà in mostra delle ottime qualità naturali anche con difficoltà evidenti, verrà premiato con un punto in più; mentre un cane che si comporterà bene ma con facilitazioni evidenti avrà un punto in meno. Il 12 può essere assegnato solamente nelle doti naturali, cioè nel naso o nel lavoro sulla scia dell'anitra. Tutto il collegio giudicante deve essere d'accordo.
Esempio di punteggio con tre giudici: il primo esprime 8, il secondo 7, il terzo 9; il voto finale sarà la somma divisa per tre e cioè 8. Se il primo dà 6, il secondo 9, il terzo 10, il voto finale sarà 8; cioè la somma divisa per tre, arrotondamento per difetto (6+9+10=25:3=8,3 arrotondato a 8).

Prove di lavoro del C.I.D